martedì 26 febbraio 2013

ELEZIONI 2013 ...... PROVE DI CAMBIAMENTO

Il 7 gennaio avevo scritto un commento dal titolo "Questa Italia non cambierà mai" e concludevo "Ne riparleremo dopo le elezioni". Mi sbagliavo. C'è una buona parte dell'Italia che vuole cambiare, che vuole ridurre drasticamente il potere dei partiti, cosiddetti tradizionali, che rimangono arroccati sulle loro posizioni privilegiate, incuranti dei sentimenti dei cittadini e soprattutto dei giovani. Purtroppo c'è ancora uno zoccolo duro nella popolazione che fa fatica a comprendere che certi politici ci stanno prendendo in giro o che pensano che siamo ancora negli anni 60. È ora che anche loro sappiano cosa vuol dire essere pensionati, anche se i loro emolumenti sono dorati. Il risultato di queste elezioni, secondo me, avrà uno strascico pesante nel quale tutti noi, ancora una volta, ci rimetteremo qualcosa in termini di soldi e in termini di arretramento culturale. Invece di andare verso la modernità, consolidiamo il nostro passato per nulla brillante. La paura è la nostra maestra di vita. Paura di doverci confrontare con il nuovo che avanza. Cambiare vuol dire morire per rinascere e non servono piccoli aggiustamenti. O si cambia veramente o si perde definitivamente. Adesso sono proprio curioso di vedere cosa s'inventeranno i politici che ci hanno "mal governato" fino ad ora! Avranno imparato la lezione? Io penso di no! La loro voglia di sopravvivenza a tutti i costi è più forte di qualsiasi cosa e lo hanno dimostrato in tutti i modi. L'unico sistema è metterli di fronte al fatto compiuto. Forse siamo arrivati a un bivio .... e allora accada quello che deve accadere . Ora o mai più.  

martedì 19 febbraio 2013

COMMUOVERSI PER UN SOFFIO DI VENTO


Chi non ha mai provato una strana sensazione di leggerezza, di ebbrezza dopo essere stato accarezzato da un soffio di vento. A me è successo molte volte e in alcune di esse mi sono ritrovato con il viso inumidito dalle lacrime per aver provato una profonda commozione.  La stessa magica sensazione l'ho vissuta questa sera assistendo alla fiction televisiva che raccontava la grande storia di Domenico Modugno. Un balzo indietro di quasi 50 anni, nei tempi in cui la passione andava a braccetto con l'entusiasmo, incuranti se si saltava un pasto o se si era costretti ad abbandonare il proprio paesello natio per inseguire i propri sogni. Si agiva quasi senza pensare perché la voglia di vivere, il coraggio di cambiare spesso erano più forti di ogni avversità. Si era intemperanti, a volte incoscienti ma si voleva a tutti i costi vincere le sfide che ogni giorno la vita ti metteva sul tuo cammino. In questo io non sono cambiato e vorrei tanto che i giovani di oggi capissero l'importanza della lotta per l'esistenza, del vincolo di un'amicizia sincera, di commuoversi per un niente, per un amore straordinario anche se vissuto da altri, del coraggio di vivere anche in condizioni precarie, della schiettezza dei rapporti umani, di saper dare il giusto valore alla poesia. Tutto questo ho rivissuto guardando la storia della vita di Domenico Modugno. Quante volte mi sono chiesto: "come nasce una canzone?" Mettendosi davanti a un pianoforte o camminando per la strada osservando il comportamento della gente, o perdersi nelle meraviglie della natura, o solo pensando alla propria vita che ogni giorno ci può dare la giusta ispirazione ! È stato entusiasmante ritrovare in questa fiction le risposte a questa domanda. A volte vogliamo essere originali a tutti i costi e perdiamo il contatto con la realtà. Ci dimentichiamo spesso che in fondo la semplicità dei piccoli gesti quotidiani è la nostra vera musa ispiratrice. Ho vissuto un'infanzia dorata e non m'importa delle sofferenze che ho dovuto affrontare. E adesso devo ricordarmi di quei tempi lontani, ritrovare lo stesso spirito di allora per superare i momenti difficili. A volte ci riesco, a volte no, piombando inesorabilmente nella disperazione. La sfida continua e quando si riflette sul valore vero della vita allora tutto ricomincia. Ma purtroppo non tutti ce la fanno. Basta un istante per perdere di vista quanto sia importante vivere. Il semplice ricordo dello sguardo rassicurante di mio padre su di me, del suo sorriso per i miei successi, dei suoi occhi tristi per le avversità che dovevo superare mi fanno ricordare che c'è sempre una via d'uscita. Sono gli stessi occhi del padre di Modugno quando lui decise di lasciare il suo paese per cercare fortuna, gli stessi occhi ridenti nel vederlo vincitore con la canzone "Nel blu dipinto di blu". E allora cerchiamo di dimenticare i momenti bui che stiamo vivendo e voliamo in un'altra dimensione. Chi non riesce a volare, distaccandosi dalla smania del potere, farà la stessa fine di Icaro.

venerdì 1 febbraio 2013

È NATA ARIANNA. BENVENUTA A CASA


Il 23 gennaio 2013 alle 12.19 è nata la piccola Arianna, la mia prima nipotina. Dopo sei giorni le è caduto il cordone ombelicale, quando normalmente dicono che, se curato bene, cada dal settimo al decimo giorno. Che sia già il primo segno tangibile che sarà una bambina precoce, quasi a confermare che da adesso farà tutto da sola? Del resto chi ha avuto questo nome nella mitologia e negli ambienti cristiani è sempre stata una persona dotata non solo di grazia ma di vivacità, decisione e forza e soprattutto di smania di libertà per l'innata curiosità verso tutto ciò che è nuovo.
Cara Arianna
sapessi quanto sono felice che tu sia venuta a trovarmi per rimanere con tutti noi. Potremo giocare insieme se lo vorrai, potrò insegnarti quello che so, sicuramente faremo delle passeggiate insieme e tu mi donerai i tuoi sorrisi, la tua gioia di vivere, la tua freschezza giovanile facendomi dimenticare le preoccupazioni quotidiane, rendendomi la vita più bella e serena. Probabilmente diventerò più giovane anch'io. Fammi entrare nel tuo mondo, fammi dimenticare quello che di brutto succede sulla terra, fammi concentrare sulle cose belle e straordinarie come la nascita di una nuova vita. Ogni piccola creatura che viene al mondo rappresenta una grande speranza. Il miracolo della vita si rinnova ogni giorno e solo chi è morto dentro non riesce ad apprezzarne il valore. Ti vedrò crescere e sarai una continua sorpresa per me, come lo è stata quando ho visto crescere i miei figli. Sono sicuro che mi stupirai e mi farai sentire piccolo piccolo quando non saprò rispondere a tono alle tue domande imbarazzanti e ai tuoi insistenti perché. Mi guarderai con sguardi interrogativi ma poi mi perdonerai e mi getterai le braccia al collo dicendomi: "non fa nulla nonno, mi basta che tu mi stia vicino" mandandomi in Paradiso. Benvenuta Arianna, fammi volare ancora sulle ali della fantasia. Benvenuta fra di noi. I tuoi genitori che ti hanno voluta così intensamente con Amore profondo, soffrendo tanto perché tardavi ad arrivare, adesso vivono momenti di straordinaria e intensa gioia da far scoppiare il cuore.  A noi che siamo i nonni hanno fatto il regalo più bello che uno possa ricevere nella propria esistenza. 
Benvenuta piccola Arianna. Regalerai gioia di vivere a tutti coloro che ti conosceranno, agli zii, ai cugini, agli amici che incontrerai poco per volta. Cambierai in modo profondo la nostra e la loro vita. Lo si vede già da adesso mentre ti guardano quel tuo dolce visino sorridente e sereno a pochi giorni dalla tua nascita.