domenica 13 maggio 2012

A proposito di televisione

Siamo arrivati quasi a metà maggio, periodo in cui ci si domanda:"ma per quale ragione dovrei continuare a pagare il canone Rai?" Infatti da adesso e fino a settembre inoltrato la Rai ci ripropone repliche fino alla nausea. Forse i dirigenti Rai dimenticano che non tutti vanno in vacanza per quattro mesi, e chi resta avrebbe il sacrosanto diritto di distrarsi con qualcosa di nuovo sia impegnato sia divertente. E invece no; ci fa rivedere programmi già visti centinaia di volte. Verrebbe la voglia di prendere il televisore e gettarlo dalla finestra. Così fra repliche nauseabonde e pubblicità scadente e ripetitiva a tutte le ore del giorno e spesso volgare, hanno la faccia tosta di dire che la Rai è un servizio pubblico efficiente. È l'ennesima presa in giro perpetrata ai danni dei contribuenti senza un minimo di valore aggiunto apprezzabile. La maestra che fa la poliziotta, il commisario di Vigata, quello immerso nella nebbia, il prete poliziotto e chi più ne ha più ne metta. Non basta il canale digitale destinato alle repliche o a chi si è perso qualche puntata. Anche i programmi interessanti o le fiction divertenti o i giochi a premi, a lungo andare stufano. Mi piacerebbe ci fosse più trasparenza della fine che fanno i nostri soldi. Il canone dovrebbe essere ridotto e incentrato non su tutto l'anno ma su otto mesi.